“ Correvamo sopra una terra estinta. Una terra che visse troppo presto.  Chi sa, forse avevamo di fronte a noi la precisa visione del mondo futuro, del nostro mondo tra milioni di anni, disseccato, morto, disteso sotto una inalterabile serenità che gli darà un aspetto lunare nelle lontananze infinite del firmamento…“.  “Spesso la tormenta vi sorprende i convogli, li isola nell’opacità della sabbia sollevata a turbini, li costringe a fermarsi, e allora ammazza.  Tutte le bestie vecchie, o stanche, o spedate, è lì che cadono“.

“Quella è la regione delle agonie, l’orizzonte che ci fronteggia diventa l’orizzonte che si lascia alle spalle … “. “Il pensiero si fa inerte, la mente un po’ stordita si offusca; tutto sembra immensamente lontano, nebuloso.  Lontana la partenza e lontano l’arrivo. Si sa solo questo: che si dovrà pur arrivare, e tale idea conferisce quella gran forza che si chiama: pazienza “. “ … avevamo finito col tacere, quasi per non dissipare niente delle nostre energie. E poi una parola è un pensiero, e in certi momenti un pensiero costa troppa fatica. Verso le dieci ci trovammo  nel centro della zona peggiore del Gobi “.
(Da Pechino a Parigi – 96 illustrazioni fotografiche -reimpressione de La metà del mondo vista da un’automobile.  – Luigi Barzini)

Non credo esistano zone migliori e zone peggiori in un deserto.  Il fatto stesso di essere deserto, la sua essenza sta nel non essere piuttosto che essere qualcosa.  Per Borges il deserto è sinonimo di labirinto.  Sono d’accordo. È il miglior labirinto possibile proprio perché non possiede muri, corridoi, angoli.  Il grande spazio non ha angoli.  

Il modo migliore per uscire da un labirinto come da un deserto è stare attenti quando si entra, spesso l’uscita dei labirinti è celata vicino all’entrata. Spesso l’uscita dal deserto sta celata nel desiderio di non voler ancora uscire. Vedete che a questo punto, non esistono parti più difficili da attraversare, bensì diversi livelli di consapevolezza.
La consapevolezza genera il metodo. I deserti si attraversano se si possiede metodo, altrimenti mordono. Il metodo raffinato dal tempo e dagli errori genera armonia. Quando si possiede armonia non esiste più deserto.   Non si è più in viaggio attraverso luoghi peggiori o duri, si sta semplicemente tornando a casa, dopo lungo tempo.


Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo