“ … Intorno a noi giganteggiavano le aspre montagne viste al mattino, senza un filo d’erba, gialle di un giallo ardente. Salivamo il secondo gradino montuoso che divide Pechino dall’altopiano mongolo, al quale si arriva per tre scaglioni. Si accede al centro dell’Asia come si ascende a un tempio: tre soglie e tre ripiani. In basso, alla nostra sinistra, si aprivano le immense vallate dello Shan-si, imbevute di azzurro e di luce “. 
(Barzini L., Da Pechino a Parigi – 96 illustrazioni fotografiche –reimpressione de La metà del mondo vista da un’automobile).

Imbevuti di azzurro e di luce … i calcescisti neri e grigi di cui sono composte le pareti verticali delle Barricate, corto ma imponente orrido scavato dal torrente Stura prima di arrivare a Demonte. Le Barricate tra il monte Bersaio che sovrasta il piccolo gioiello di Sambuco, regno incontrastato del Sovrano Bartolo, del padre Tonen, della moglie che mi credeva teologo e non geologo e dei figli che oggi saranno quasi nonni.

Le Barricate subito dopo Pietraporzio dove in un bar vi era una cabina telefonica in legno scuro, legno che pareva biblico tanto era scuro.  Armato con un sacchetto di gettoni SIP telefonavo a Londra, a una fidanzata pazza nata dal vento di Murazzano.

Con il Conte e Piero che è mancato questa estate, portato via dal cancro e dall’impegno di donne stoltamente avide, salivamo fino a Punta Sabbionera.  Lì finiva l’area da cartografare, lì finiva il mio mondo nell’estate 1984.  Lì tutte le mattine erano imbevute di azzurro e di luce.  Fortunatamente me ne accorgevo, come mi pare solo ieri il prato piatto ed erboso che stracolmo di stelle alpine continua dall’alto verso west il precipizio delle Barricate.

Un altro giorno, in una altra decade, ho rivisto lo stesso prato. Stessa distesa di stelle alpine, altri amici.  Stavamo ad un  passo nei monti Arkangaj, risalendo verso Moron. Mi è parso, in un istante privo di tempo, di rivedere Piero e il Conte che parlavano proprio sotto al segnale azzurro e giallo messo lì dai russi. Probabilmente nell’estate 1984.  Probabilmente era un giorno imbevuto di azzurro e di luce …


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