“ Il tragitto tra Tuerin e Urga ci è sembrato incantevole, forse perché venivamo dal Gobi. Trovavamo tutto delizioso : il verde, la strada, il cielo. Poiché anche il cielo era cambiato: aveva delle nubi e noi ammiravamo pure le nubi … “.
Da Pechino a Parigi – 96 illustrazioni fotografiche –reimpressione de La metà del mondo vista da un’automobile.
Le nuvole delle piane centro asiatiche sono qualcosa di magnifico! Sono strumenti di sogno, sono porte aperte al sogno lucido, detto anche dai bonzi che si occupano di pensiero: yoga del sogno. Le nuvole della steppa mongola che iniziano a formarsi sul bordo del deserto per poi scivolare a sud come greggi bianche e voluminose di lana, hanno tutte, ma proprio tutte, la base piatta.




Non sono a batuffolo come quelle delle nostre parti, assomigliano piuttosto a dei dirigibili eterei in procinto di atterrare, tanto paiono basse rispetto all’orizzonte. Le nuvole di queste terre si trasformano mentre navigano sul deserto quando incontrano il padrone assoluto di questi luoghi: il vento.

Il vento è il signore indiscusso di steppe e deserti, strappa anime mortali e nuvole, porta la pioggia salvifica e tremenda ricordando a chi lì si trova che non conta niente. Il vento decide il destino delle nubi del Gobi. Se è iracondo le trasforma in tempesta gonfiandole di sabbia, in tre giorni la sua rabbia raggiunge Beijing .

Gli imperatori Yuan che ben conoscevamo questo vento e queste nubi, fecero erigere di fronte alle mura della porta del nord della Città Proibita una alta collina affinché bloccasse la sabbia del Gobi. Quando invece il vento delle steppe è benevolo, allora accarezza le nubi bianche, ne modifica la forma allungandole, sfilacciandole. Ecco che il disegno si compie; navigano così verso la Cina possenti dragoni bianchi, serpentiformi e affilati, con le fauci aperte.
Chi si trova a passare nei pressi dell’edificio della Suprema Armonia a Beijing, non potrà non notare la pesante lastra di marmo bianco in cui volano tra le nubi, giocando con la perla, 9 dragoni. Esso non è che un fermo immagine delle nuvole della Mongolia.
