“Il commissario di polizia di Kiakhta …  un simpatico tipo di funzionario … un ometto piccolo, grasso, attempato, loquace, espansivo, colto e poliglotta.

… ci annunciò che la dogana aveva ricevuto ordini speciali per il nostro libero passaggio. Alla dogana dovemmo firmare una dichiarazione con la quale ci impegnavamo in solido, Borghese ed io, di portare l’automobile fuori dei confini dell’impero: non era che il nostro più vivo desiderio, protocollato, e divenuto argomento di solenne atto ufficiale.

Alla macchina fu applicata una placca con il numero 1, e lo stesso numero fu verniciato sul vetro dei fanali. Dopo ciò fummo dichiarati liberi “.  

Luigi Barzini: Da Pechino a Parigi – 96 illustrazioni fotografiche –reimpressione de La metà del mondo vista da un’automobile.

Certamente essere Principi e partecipare ad un evento di caratura internazionale agevola di molto in fatto di passaggio di dogane, posti di blocco et similaria in Russia e non solo in Russia.

Viaggiare per la Russia orientale con targa mongola è invece una gran rottura di kopeki. Sì kopeki, spiccioli, non rubli moneta da “signori”.  

Dovete sapere che i graziosi villaggetti descritti da Barzini ci sono ancora tutti, pressoché uguali e pressoché uguali sono le stazioni di polizia in ognuno di essi.  All’interno dell’ufficio di polizia locale troviamo perlinato verdino o azzurro, luce al neon potentissima anche in pieno giorno, sedie in sgualcito sky con imbottitura che fuoriesce. Siamo lontani da Pietroburgo e Mosca e si vede. Gli organismi che popolano le stazioni di polizia della Russia Siberiana sono fatti con lo stampo, son tutti uguali e non è questione di uniforme.  Primo accessorio è la panza da bevitore !  

Attenzione: c’è la panza da vodka, la più comune,  e la panza da vodka più superalcolici con etichette dai nomi altisonanti come “la bevanda dello Zar“.   
Dalla dimensione delle panze si può dedurre con una certa precisione il tempo che si resterà prigionieri della burocrazia locale.  Agitarsi e mostrare documenti validissimi non serve a nulla, le panze ti hanno già stimato. L’auto, i vestiti, l’orologio e le scarpe ti classificano, non ci si può mimetizzare.  
La mia stima personale consisteva in: numero uno bottiglia di vodka locale da trequarti litro, mezzo pacchetto di sigarette occidentali oppure due pacchetti di quelle cinesi.

Col tempo ho imparato a saltare le code e pure la cerimonia dell’ufficio.  Appena fermato dalla pattuglia sporgevo al primo armigero la bottiglia di vodka, al graduato andavano le sigarette e un magnifico accendino con luce a led di pregiata fattura cinese.  

Alcuni, meravigliati dalla mia efficienza, mi facevano anche il saluto.


Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo